PERCHE’ VISITARE IL MUSEO

Il Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò Pavese (MAC), nato nel 1974 e sito presso l’antico Palazzo Certosa Cantù, è un vero e proprio scrigno che racchiude tutte le meraviglie archeologiche del territorio oltrepadano, da millenni luogo di scambio, incontro e scontro di culture eterogenee.

Lungo il suo nutrito percorso espositivo, il visitatore potrà trovare risposte alle tante curiosità storico-archeologiche che possono scaturire visitando l’Oltrepò Pavese, terra di colline, vini e antiche tradizioni.

La storia raccontata dai reperti del Museo parte davvero da molto lontano, con i rinvenimenti di epoca neolitica effettuati a Cecima e sul Guardamonte (Ponte Nizza), passando per la celebre battaglia di Clastidium del 222 a.C., incontrando il condottiero Annibale, la conquista longobarda, fino a giungere all’epoca moderna, rappresentata dai delicatissimi vetri tornati alla luce a Stradella, in Vicolo Oratorio.

Un passato dunque ricchissimo di storia e vicende…vi aspettiamo per scoprirlo insieme!

Il MAC fa parte del Sistema Museale d’Oltrepò:

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MAPPA DEL MUSEO

Ecco una mappa del museo di Casteggio.

TESTINA BARBATA DI EPOCA CELTICA

Questa testina barbata, esposta nella Sala dedicata alla Protostoria oltrepadana, è stata rinvenuta in uno scavo di epoca romana (l’abitato dell’Area Quaglini, nel pieno centro di Casteggio), in uno strato di livellamento dal quale provenivano anche monete insubri risalenti al I sec. a.C. e fibule di tipo tardo La Têne. Il manufatto viene infatti datato tra la fine del II sec a.C e gli inizi del I sec a.C.. Il reperto è in bronzo (tecnica della fusione a cera peduta); i dettagli del volto sono rifiniti a freddo, con marginale accuratezza. Il personaggio barbato raffigura probabilmente un guerriero. La parte posteriore della testina non è rifinita. Funzionalmente parlando, potrebbe trattarsi dell’impugnatura antropomorfa  di una spada o di un coltello.

(immagine tratta da IL CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI CASTEGGIO E DELL’OLTREPO’ PAVESE, a cura di Rosanina Invernizzi e Laura Vecchi, Milano, 2000)

STATUETTA DI BAMBINO

(immagine tratta da I BRONZI DALLO SCAVO DI VIA ANSELMI A CASTEGGIO, a cura di Rosanina Invernizzi, Casteggio, 2012)

Questa statuetta bronzea, rinvenuta nel 2007 a Casteggio in via Anselmi e attualmente situata nella seconda Sala dedicata all’Epoca Romana, si ispira a modelli di epoca ellenistica e in particolare a un prototipo illustre, la statua di bimbo seduto che poggia la mano sinistra su una volpoca, quasi soffocandola con il braccio destro. In questo prototipo statuario si vorrebbe riconoscere la replica dell’opera di Boethos posta nell’Asklepieion di Kos (metà III secolo a.C.). Il bronzetto casteggiano, seppur menomato in alcune parti (la sua destinazione finale, secondo il contesto metallurgico di rinvenimento, ne prevedeva la rifusione), è una piccola opera di qualità: l’aggiunta di argento negli occhi conferisce un tocco di colore e di preziosità a un elemento decorativo già caratterizzato dalla piacevolezza del soggetto.

CASSETTA LIGNEA DI EPOCA LONGOBARDA

L’epoca longobarda in Oltrepò Pavese è attestata dall’eccezionale cassetta longobarda in legno e osso decorato rinvenuta a Salice Terme nel 1935. Le decorazioni sono quelle consuete per gli oggetti in osso longobardi: occhi di dado, scanalature oblique e motivi a “pelte”: proprio per questi motivi è stata datata al VII secolo d.C.. La ricostruzione del cofanetto (rinvenutoin condizioni estremamente frammentarie) è stata molto lunga e difficoltosa.

(immagine tratta da I BRONZI DALLO SCAVO DI VIA ANSELMI A CASTEGGIO, a cura di Rosanina Invernizzi, Casteggio, 2012)

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